venerdì 8 luglio 2011

Riassunto della città di Dio di Agostino d'Ippona

Ho rimediato questi appunti - riassunti sgangherati della Città di Dio di Agostino. Possono essere utili nella fase pre-esame oppure per capire un po' di che si parla.
Fedele alla linea del blog, di tutto un po' :), io li posto...
Riassumono dal capitolo 11 alla fine dell'opera.



Agostino

XI - Origine del mondo nel tempo e creazione degli angeli.

1. Def. Città di Dio. Quella di cui parla la Bibbia (citazioni).
Dio degli dei fedeli e sottomessi

2. Dio non diveniente. Sensi/verità che va colta con la mente (ragione e intelletto). Limiti della mente -> fede (in Cristo Gesù il Mediatore).
Testimonianza valida di chi ha visto, e a cui noi crediamo, sia in termini di conoscenza sensibile che nel pensiero ("nell'ideale luce incorporea).

4.1 Ispirazione divina fa scrivere "Dio creò il cielo e la terra" e anche che ci sarebbe stata la nostra fede (cosa che lo rende attendibile)

4.2 Perché la creazione in un certo tempo e non prima o dopo? "funesta malattia della irreligiosità" a crescere nell'eternità del mondo. Altri credono che è stato creato nell'eternità (e l'anima? se è costerna come si spiega una nuova infelicità?)

5. Lo stesso discorso si potrebbe fare con lo spazio. La ragione non può comprenderlo.

6. Eternità/tempo immobilità/divenire. Il mondo è stato creato col tempo dal nulla. Il divenire non c'è se non c'è nulla, quindi prima della creazione non c'è il tempo.

7. Non si può sapere che tipo di luce fu. Giorni come gradi di conoscenza.

8. Il riposo al settimo giorno è il riposo di coloro che riposano in Dio.

9. Gli angeli. Creati con il cielo o con la luce (quando furono fatte le stelle mi lodarono a gran voce …)
Un solo giorno ripetuto. Gli angeli sono il giorno. I ribelli sono nelle tenebre di sè.
Inessenzialità del male.

10.1 Un solo essere buono semplice ossia non diveniente da lui sono stati creati i buoni non semplici divenienti. Generare/creare (trinità è generata ossia resta semplice - essere e avere coincidono)

10.2

10.3 le tre persone sono semplici. Dio è l'assoluta consapevolezza, non fa niente inconsapevolmente.

11. Angeli di luce ma meno partecipi della sapienza. La felicità degli angeli non è confrontabile con quella di Dio.

12 Uomini felicità eterna senza il peccato. Gli uomini dubitano sempre della propria perseveranza nella religiosità, non sono quindi assolutamente felici.

13 Alcuni angeli non avevano prescienza ma tutti erano ugualmente felici. Contro la natura del male del manicheismo.

14 Il diavolo non perseverò nella verità

15 Dall'inizio il diavolo pecca significa dall'inizio del peccato, nato dalla sua superbia.

16 Gradi dell'essere: non viventi, viventi non pensanti, viventi pensanti, viventi pensanti immortali. Ma in alcuni casi conta anche l'utilità per cui meglio un cane di uno schiavo, una pietra che una domestica.

17 I ribelli depravati non erano inizialmente depravati. Dio sapeva che avrebbero commesso il male ma il male serve al bene degli altri angeli.

18 Antitesi biblica (ecclesiaste: male - bene vedi le cose a coppie) spiega il male.

19 I passi oscuri della bibbia vanno spiegati e confermati con passi meno oscuri. Dio separa i buoni dai cattivi nella sua prescienza.

20 Quando Dio crea luce e tenebre non dice che tenebre erano cosa buona.

21 descrizione di Dio: non ha il tempo, non conosce la successione di pensiero nè il divenire.
La bibbia risponde a chi? perché? come? ha creato il mondo: Dio, perché è buono, dicendo. Anche Plato ha intuito che il motivo più nobile della creazione è che un Dio buono crea un mondo buono.

22 Male come privazione, contro manichei perché Dio non ha divenire.

23.1 Origene: creazione come repressione del male delle anime che si allontanarono da Dio furono mandate nel corpo

23.2 Origene: corpo come prigione - i demoni perché non hanno corpo allora?

24 La trinità: dal padre il Verbo, Sapienza, il Figlio. Sono un Dio ma tre persone.Spirito Santo è bontà-santità di Dio (teoria di Ago. ma dubbia). Da ciò si capisce il senso della città di Dio: chi? Dio, perché è sapiente? è illuminata da Dio, Da cosa è felice? Gode da Dio

25 Filosofi: tre filosofie: fisica - logica - etica. Tre doti naturali: dote naturale - istruzione - uso pratico. tre discipline per la felicità: naturale per la dote - razionale per l'istruzione - la morale per la prassi. Bisogna avere Dio come maestro.

26 Tripartizione dell'uomo conosciuta non empiricamente: esistiamo, abbiamo coscienza di esistere, amiamo il nostro esistere e l'averne coscienza. Dim. (se m'inganno esisto)

27.1 Anche gli infelici amano la vita e se potessero essere immortali lo sarebbero.

27.2 Amore per il conoscere è testimoniato dal fatto che si preferisce vivere sani di mente ma tristi che malati di mente ma felici.

- 28 Dopo esistenza e conoscenza A. parla dell'amore. Es. del peso, in Dio questi tre saran eterni. Importanza della testimonianza

29 Gli angeli non conoscono nel suon delle parole (testimonianza) ma nella presenza stessa della verità. Conoscono o attraverso le idee chiaramente (l concetto delle linee rette) o nelle opere più oscuramente (la linea sulla sabbia). Ad es. conoscono il creato nella sapienza di Dio, ossia nell'idea da cui è stato creato, e il creato in se stesso. E così loro stessi. La conoscenza dell'idea di se stessi in Dio è conoscenza mattinale, la conoscenza in se stessi è serale

30 Il 6 perfetto.

31 7 come totalità

32 Nel genesi c'è libertà d'interpretazione, purché non si creda che gli angeli siano co-eterni a Dio. Molti non credono che la luce siano gli angeli, e vedono nell'inizio del genesi un accenno alla trinitò (cielo e terra è il figlio).

33 Per A. però luce e tenebre sono i gruppi degli angeli. In principio cielo e terra dovrebbe essere l'intero creato poi diviso nei giorni.

34 Altra interpr.: gli angeli sono le acque separate dal firmamento. Alcuni irreligiosi dicono che le acque non sono state create ma si intende la creazione delle acque in "in principio cielo e terra".

XII Dio ha creato buoni gli angeli e una sola volta l'uomo nel tempo

1.1 Angeli e uomini nella stessa società

1.2 Angeli buoni e cattivi hanno un solo principio. Essere uniti a Dio e non esserlo. Dio non può perdere se stesso quindi non può essere infelice.

1.3 Dalla creazione deriva la mutabilità in quanto avviene dal nulla non dall'essere di Dio. L'essere ragionevole è imperfetto se non si unisce a Dio, ma è un essere con grande dignità.

2 Essere sommo è Dio, gli angeli lo sono in grado minore ma sono creati da Dio (no manicheismo).

3 Nemici di Dio coloro che con le imperfezioni sono contrari a Dio. L'imperfezione esiste solo in qualche bene, a non nel bene sommo. Dal limite e dalla mutabilità si origina il male.

4 Uomo/bestie: non ha senso punire le imperfezioni delle bestie che non sono volontarie. Ragione -> fede

5

6 Gli angeli ribelli si distolgono dall'essere perfettissimo perciò sono infelici. Questo vizio si chiama superbia.
Il male è volere male il bene, non volere il male. La volontà cattiva si ha non per l'essere ma perché è un essere creato dal nulla altrimenti il bene sarebbe causa del male.

7 Non c'è causa efficiente del male, ma solo deficiente (male come defectus) Passare dalla condizione più elevata dell'essere a quella meno elevata, così inizia il disfacimento.
Male è un po' come buio e silenzio che si apprendono per privazione della forma. Quando il pensiero cade nell'irrazionale apprende nell'atto stesso in cui non capisce.

8 L'imperfezione non è tendere al male ma compiere un atto che è male, tendere al meno perfetto.

9.1 La defezionw con cui si abbandona Dio produce volontà cattiva ed è anch'essa causata da una defezione

9.2 Gli angeli avevano volontà buona (dim.)

10.1 Citazione di Apuleio: gli uomini sono individualmente mortali ma nella specie vivono da sempre. Se così è come mai la storia narra l'invenzione del genere umano?

10.2 Scritture: uomo da 6000 anni (varie altre cronologie). La scrittura è attendibile perché dice che tutti vi avrebbero creduto come di fatto è stato.

11 Alcuni non ritengono il mondo eterno ma ricostruito varie volte. Essi ammettono una generazione non umana.

12 Alcuni sono offesi dalla verità del tempo - ma ogni tempo è breve rispetto all'infinito.

13.1 Teoria dei cicli di tempo (Eraclito Empedocle). Anche l'anima immortale resta impigliata nei cicli e così la vera felicità (eterna) è impossibile.

13.2 Contro interpretazione circolare e predestinazionista dell'Ecclesiale. Unicità del Cristo.

14 L'uomo è stato creato in un determinato tempo ma Dio non ha cambiato volere.

15.1 Perché il SIgnore eterno non ha creato prima le creature? L'uomo è limitato e non può capire, importante è che 1) si creda nell'eternità del signore 2) non si creda alla co-eternità delle creature

15.2 Discorso sul tempo. Hp: il signore è eterno. Il tempo esiste dopo la creazione, gli angeli esistono in ogni tempo ma non sono co-eterni al signore.

15.3 Il signore non è signore se non ha una creatura, quindi ha sempre avuto una creatura che però precede, fuori dal tempo, in una "immobile indefettibili". Ma non oltrepassiamo il limte.

16 Non so quanto tempo passò prima del genere umano ma credo che nulla è co-eterno tra creatura e creatore.

17.1

17.2 Se la ragione non riesce a smentire le elucubrazioni dei filosofi, la fede se ne fa beffe. Crede ut intellegas. Tuttavia il creatore è eterno, le creature sono nuove. E la novità è nelle creature non nel creatore che tutto sa. Dio non muta di stato quando è attivo o in riposo.

18 Alcuni sostengono che l'infinità sfugge a Dio, Dio invece ha una rappresentazione unificante dell'infinità.

19 Non so come interpreter secoli dei secoli (tempo o eternità) comunque non centra nulla con la teoria dei cicli.

20.1 La vita è sventurata e un credente non può sopportare una simile teoria. Anche se fosse vera essa è "triste", perché crederla?

20.2 Essi dicono che bisogna conoscere per un aldilà felice, ma da tale teoria l'amore per Dio verrebbe illanguidito.

20.3 Tali teoría sono false, lo proclama la pietà, lo dimostra la verità (fede - ragione).
Porfirio nega la teoria dei cicli, l'ama è stata mandata nel mondo per conoscere il male e purificarsi.
Nei cicli le anime sono infinite (perché il tempo è infinito) e allora perché negano che Dio possa conoscere l'infinito?

20.4 Dilemma: le anime liberate possono aumentare o è deciso?
1) se può aumentare perché non pensare ad una creazione?
2) se non può aumentare perché non pensare ad una creazione affinché si raggiunga il numero stabilito.

21 Un solo progenitore tra angeli e bestie (con il peccato decade tra le bestie. L'uomo è sociale. La femmina non è stata creata.

22 Uno perché Dio gradisce l'unità di molti. Per alcuni versi gli animali sono più tranquilli degli uomini. Dio sapeva che l'uomo avrebbe peccato.

23 A sua immagine (l'intelligenza)

nota vedi libro V per la provvidenza

24 Plato dice che gli uomini non sono creati dal dio sommo ma dagli dei. Invece un solo creatore.

25 E' difficile capire cosa fecero gli angeli, comunque nè un compito impossibile nè uno possibile

26 Contro Plato che considera il corpo una pena. Perché non ha creato tutto Dio?

27.1 Femmina da costola per significare la saldezza del rapporto (in nota, profezia della nascita della chiesa dal fianco squarciato del Cristo morente).
Nulla sotto la divina provvidenza è irrazionale

27.2 Prescienza divins. Predestinazione: non può essere ingiusta la grazia nè crudele la giustizia.


XIII L'uomo fra vita, peccato, morte e vita

1 Uomini possono morire, angeli no

2 Morte dell'anima immortale (quando Dio l'abbandona). Anche il corpo può "morire" nei tormenti. Due morti del corpo: la prima è buona per i buoni, la seconda solo dei cattivi.

3 La prima morte (anima separata dal corpo) accade per il peccato, allor come fa ad essere buona per i buoni? Perché deve esserci se è buona? (in nota è buona in quanto si fa buon uso di un male), i leccato è trasmesso per natura.
Ereditarietà del peccato spiega la debolezza dei bambini. Il battesimo libera dalla seconda morte, non dalla prima.

4 Non viene cancellata la morte perché altrimenti si infiacchirebbe la fede che è speranza.
Capovolgimento: prima (ad Adamo) morirai se peccherai, ora (ai martiri) peccherai se non morirai. Morte diventa mezzo per tornare in vita.

5 La morte resta un male, ma si può morire bene.

6 La morte è pena del peccato ma può diventare merito per la vita.

7 Morte rigenera come un battesimo

8 La morte non è un bene ma si tollera per raggiungere un bene

9 Il tempo in cui le anime sono separate dal corpo, nel bene o nel male, è nella morte o dopo la morte?

10 Sempre sta sopraggiungendo la morte, la vita è una corsa verso la morte. Soltanto durante la detrazione della vita si è nella morte

11.1 In realtà non si è mai nella morte, ossia morenti, altrimenti si sarebbe sempre morenti.

11.2 La scrittura dice nella morte per indicare il periodo prima della risurrezione. Nella morte si è anche dopo la seconda morte, ossia quando anima e corpo si ricongiungono nella pena eterna.

12 Quando Dio minaccia di morte intende tutte le morti, la prima (composta di due, la morte dell'anima e la morte del corpo), la seconda che le comprende tutte.

13 E rimasero nudi: la carne si ribella allo spirito, trasgressione.

14 Il peccato: Dio ha creato l'uomo onesto, l'uomo volontariamente ha peccato ed è divenuto pervertito e genera prole pervertita. L'uomo va verso la seconda morte se non viene liberato dalla grazia di Dio. Il peccato originale deriva dal cattivo uso del libero arbitrio.

15

16.1 Il corpo secondo i filosofi è un peso, non deve quindi risorgere. La scrittura dice che non il corpo ma il corpo soggetto a corruzione è un oso. Lo stesso Plato nel Timeo sembra smentire questa teoria parlando degli dei che sono immortali per volere di Dio, con il corpo.

16.2 teoria di Plato sui corpi celesti (anima) e sul mondo è da discutere. Contro i filosofi, platonici.

17.1

17.2

18 Questione del peso del corpo nel salire al cielo. Anche gli uomini sanno fare vasi di ferro galleggianti, figurarsi Dio.

19 Nessuno rifiuta l'idea di una buona morte per i buoni. Platone crede nella metempsicosi, alternarsi dei vivi e dei morti (i saggi stanno più a lungo in pace su una stella), poi tutti desiderano un corpo e tornano nel corpo. Porfirio non crede nella metempsicosi ma alla immortalità della sola anima.

20 Carne spirituale: la carne sottomessa allo spirito.

21 Genesi: alcuni la ritengono una allegoria (scuola giudaico-alessandrina, Filone). Allegoria è giusta paradiso-vita degli eletti, quattro fiumi-quattro virtù, piante-conoscenze per la vita, albero della vita-sapienza, albero del bene e del male- esperienza che segue la trasgressione di un comando. O anche riferimenti alla chiesa, 4 fiumi come 4 vangeli, alberi da frutto come eletti, albero della vita-Cristo, albero del bene e del male-libero arbitrio

22 Gli angeli e i risorti possono mangiare anche se non ne hanno bisogno

23.1 Corpi spirituali saranno corpi ma senza corruzione. Della seconda morte si parla solo nel nuovo testamento perché in esso vi è il modo di evitarla, credere in Cristo.

23.2 Corpo animale/spirituale ossia uomo essere vivente /uomo spirito vivificante

23.3 Primo uomo della terra, il secondo del cielo. Rigenerazione. Nascita animale resurrezione spirituale. Il corpo animale è dell'uomo, ma non per il peccato.

24.1 Divenne anima che vive: contro Origene che crede nella preesistenza dell'anima prima dell'alito divino.

24.2 Origene: l'anima già l'aveva altrimenti neanche lo avrebbero chiamato uomo. Ago: certamente uomo è anima e corpo ma bisogna capire quando si parla di uomo a somiglianza di Dio e uomo che diventerà terra.

24.3 Trinità e soffio. Da rivedere

24.4 Alcuni dicono che anima che vive si intende anima che partecipa allo Spirito Santo, non c'è ragione altrimenti di ripetere, che vive. In realtà sia anima che vive che spirito di vita sono usati nella Bibbia anche per gli animali. Anima che vive è solo anima.

24.5

24.6 Paolo: uomo di terra/uomo di cielo, siamo simili a quello di terra, diveniamo simili a quello del cielo.

24.7 Due domande finali: la passione per le parti ribelli del corpo è data dal peccato? Come si genererebbero i figli senza la caduta?


XIV Etica umana dopo il peccato e le due città

1 Un solo uomo: identità con la natura, vincolo di pace. Due città, in senso mistico inteso come spirituale (male e bene che operano nella storia). Una città è degli uomini che vivono secondo la carne, l'altra degli uomini che vivono secondo lo spirito. Tendono entrambe alla pace del proprio stile di vita.

2.1 Di primo acchitto sembra che gli stoici vivono secondo lo spirito, gli epicurei secondo la carne. In realtà entrambi vivono secondo la carne.
Carne è sicuramente il corpo dell'essere animato terreno. A volte si intende l'intero uomo (parte per il tutto)

2.2 Paolo - Lettera ai Galati: le opere della carne sono, fornicazioni, impurità, lussuria, malefici, inimicizie, discordie, rivalità, animosità, litigi, fazioni, invidie, ubriachezza e gozzoviglie. A.: queste sono più perversioni dell'animo che della carne (quindi Paolo intende carne per uomo).

3.1 Sempre Paolo (Corinzi) il corpo corrotto, appesantisce.

3.2 Virgilio fa derivare le 4 passioni dell'animo (desiderio, timore, gioia, tristezza) dal corpo. Ma non tutti i mali derivano dal corpo tanto è vero che il diavolo non ha corpo. E' l'anima peccatrice a corrompere il corpo. Vivere secondo la carne è vivere secondo se stesso, come vuole fare il diavolo che è menzognero e padre della menzogna.

4.1 L'uomo che vive secondo l'uomo e non secondo Dio è simile al diavolo. L'uomo deve fare la volontà di Dio, non la propria. La felicità viene solo da Dio. Vivendo secondo se stesso l'uomo agisce immoralmente.

4.2 Da ciò le due città secondo l'uomo/secondo Dio.

5 Accusare la carne dei nostri peccati è quasi un insulto al creatore. Così pensano i manichei, non i platonici che però fanno comunque derivare dal corpo le passioni.

6 Indole della volontà è retta o perversa. Desiderio è volontà nella convergenza a qualche oggetto che cerchiamo, gioia in convergenza a qualcosa di cui godiamo, timore in divergenza da qualcosa che non vogliamo, tristezza è divergenza da qualcosa che ci è accaduto. L'uomo non è cattivo per essenza ma per difetto. Bisogna dunque a amare l'uomo, ma odiare il male.

7.1 Buona volontà, è detta nella scrittura anche carità e amore. E' amare Dio e il prossimo come se stesso e secondo Dio. Pietro - Dio, mi vuoi bene? Mi ami? Volere bene è come amare.

7.2 Amore, carità e amore, sono lo stesso.

8.1 Stoici dicono che gli stati d'animo sono tre (eupatheiai, per Cicerone constantie) al posto di desiderio - volere, gioia - godimento, timore - cautela. La scrittura si adegua abbastanza a questa sostituzione.

8.2 Il linguaggio cristiano può usare questi termini, ma senza abusarne. Tutti infatti possono essere usati anche in senso negativo.

8.3 Sia buoni che cattivi vogliono, godono, temono ecc. Bisogna capire se onestamente o disonestamente. Nella scrittura anche la tristezza ha un senso buono, Paolo loda i Coriti che si rattristano secondo Dio.

9.1

9.2 Elogio di Paolo che vive questi sentimenti anche per gli altri.

9.3 Gli impulsi devono seguire la retta ragione, anche Gesù ne ebbe.

9.4 Ora siamo deboli, perciò proviamo emozioni senza le quali non potremmo vivere secondo onestà. In Gesù la debolezza derivò dalla sua forza.
L'apatheia se intesa come assenza di timore è impossibile in questa vita in cui il peccato è essenziale. Se è intesa come assenza di emozioni è da rifiutare in quanto anche nell'aldilà ci saranno amore e godimento.

9.5 Timore (uno di cui parla G. da rifiutare, un altro è il timor casto)

9.6 La vita onesta mantiene onesti i sentimenti (la città di Dio). Contro la rigidità.

10 Descrizione del paradiso senza sentimenti "cattivi" in quanto senza peccato (accenno al raggiungimento del numero dei predestinati)

11.1 Prescienza: Dio sapeva che l'uomo avrebbe peccato. L'uomo buono sarebbe divenuto peccatore ma anche in quella condizione avrebbe ottenuto il bene da Dio. L'uomo ha volontà buona, opera di Dio, volontà cattiva è defezione dall'opera di Dio.
Non esiste il male senza il bene. Il male, malattia e perversione va emendato.

11.2 L'angelo superbo non sottomesso ma che sottomette. Serpente inganna la donna debole (Salomone fregato dalle moine delle donne), l'uomo non ingannato ma illuso che sarebbe stato perdonato.

12 Ad alcuni turbano la grandezza degli effetti del primo peccato. Ma il primo peccato fu trasgressione all'obbedienza (prima virtù). Obbedienza è anche obbedienza al disegno della provvidenza storica.

13.1 Superbia è inizio di ogni peccato, il peccato inizia da una corruzione della volontà. Superbia è desiderio di una superiorità a rovescio. Solo una creatura creata dal nulla può defezionare. Superbia/obbedienza degli umili. Città degli uomini devoti, città dei ribelli. Amore a Dio/amor di sè.

13.2 L'uomo inizia prima del peccato a rendersi fine a se stesso. Trasgressione -> caduta.

14 Nè Adamo nè Eva si scusano, in quanto superbi, fanno ricadere la colpa lei sul serpente, lui sulla donna.

15.1 Descrizione della condanna e della giusta pena.

15.2 La pena in realtà è la stessa disobbedienza a sè, ossia vuole ciò che non può poiché non volle ciò che poteva.
Libidine. Di vendicarsi è ira, di possedere è avarizia, di spuntarla è caparbietà, di vantarsi è ostentazione, di dominare non ha nom ma è quella che causa le guerre.

16 Libidine "pura" è l'eccitazione delle parti che esigono pudore. Prende il corpo e l'animo. Si perde la presenza della coscienza a se stessa. L'uomo onesto preferirebbe procreare senza libidine. Talvolta la libidine si sdoppia e una volta eccitato l'animo, inibisce il corpo.

17 Nel paradiso non era così. Adamo ed Eva erano nudi e non se ne vergognavano perché la nudità non era invereconda. Aprirono gli occhi significa che riconobbero il bene che avevano perduto e il male in cui cadevano.

18 Libidine non si mostra in pubblico (anche con la moglie) perché anche un atto conveniente secondo natura avviene insieme al vergognarsene per castigo

19 Anche Plato sostiene che le passioni vanno ordinate. Nel paradiso non le passioni non erano traviate. Non si muovevano contro la retta volontà, non c'era bisogno quindi di guidarle con la ragione. Regolare le passioni è dato dalla colpa non dalla natura. Ira e altre non richiedono pudore perché in esse gli impulsi concordano con la volontà (che fa muovere le mani di uno che picchia, ad esempio): la concupiscenza ha talmente asservito gli organi genitali che essi sono stimolati senza volontà.

20 Contro i cinici che sostengono che dell'atto con moglie ritengono no ci si debba vergognare. Cani.

21 Prolificate, aumentate di numero e riempite la terra richiede controllo.

22 Matrimonio: Matteo: ciò che Dio ha unito, l'uomo non separi. Una sola carne, maschio e femmina.

23.1

23.2 Senza il peccato gli organi sarebbero sottoposti alla volontà. Contrasti nella coscienza, quando essa si sottomette alla ragione, si sottomette a Dio. E' più grande la vergogna di quando non riesce a sottomettere l'impulso del corpo, che quando non riesce a sottomettersi.

23.3 Paolo, orribili turpitudini delle donne che hanno cambiato il rapporto naturale in un rapporto che è contro natura.

24.1

24.2 Elenco di alcune eccezioni (operazioni involontarie che divengono volontarie): piangere, catalessi, muovere le orecchie.

25 La felicità va amata per essere ottenuta e chi ama veramente la vuole eterna

26 Non si può verificare se è vero che i genitali erano sottomessi alla volontà. Il parto mancato.
Predestinazione, gli eletti sono scelti dalla grazie, non per meriti

27

28 Due amori, di sè e di Dio, due città. Nella città celeste l'unica filosofia è la religione.

XV Le due città da Caino e Abele al diluvio

1.1

1.2 Caino (uomini) Abele (Dio). Prima ciò che è animale, poi ciò che è spirituale (Paolo, Corinti). Paolo, Dio vasaio, metafora da Isaia. Ogni uomo è stato cattivo e sostituisce il prima con il poi.

2 Paolo, Lettera ai Galati: Due figli di Abramo, prima da Agar la schiava, poi da Sara la libera (città terrena e di Dio). Agar e Sara sono allegorie delle due città, la città terrena è allegoria perché una parte è divenuta allegoria della città celeste. E così Ismaele prima, e Isacco, dopo.

3 Storia di Sara

4 Città terrena non è eterna ma aspira ad esserlo, è il suo ideale che non raggiunge e viene dilaniata dalle guerre. Se vince chi nella città terrena cerca la pace c'è da rallegrarsi, ma la città terrena si uve sempre nell'ambito del contingente e del transeunte. Meglio comunque la civitas terrena che l'anarchia (spunto antiapocalittico)

5 La città terrena è fondata dal primo fratricida, poi ci saranno Romolo e Remo.

6 Parabola del servo che non rimette i debiti (matteo): lo spirito santo opera internamente per raggiungere la guarigione e l'immortalità

7.1 Questa opera interiore è anche una via di comunicazione. Storia di Caino (distribuire con onestà, il giusto luogo, tempo oggetti). Discriminazione di Dio. Caino serviva Dio ma dava sè a se stesso. La tristezza di Caino per la bontà di Abele è peccato.

7.2 Dio ammonisce Caino per farlo "tornare" dal peccato. Paolo (romani) non sono io che faccio il peccato ma il peccato che risiede in me. E così anche ragionano i filosofi. Il peccato va dominato dalla ragione.
L'imperativo della coscienza dispone al bene.
La punizione della donna contiene anche "e l'uomo ti terrà sottomessa" come la ragione controlla la carne. Caino non accolse l'ammonimento. Potrebbe anche essere simbolo dei giudei che uccisero il pastore di anime Cristo come Caino uccise il pastore di pecore Abele.

8.1 Caino genera Enoch perché c'erano altri uomini.
La città terrena esiste come ammonimento di quella divina (per Lettieri è il senso della città terrena). Set/caino stirpi separate dalla Scrittura.

8.2

9 Età dei primi uomini. Virgilio parla di uomini di statura maggiore. Il dente del gigante. Plinio parla di un popolo in cui si vive più di duecento anni

10 Discordia fra testo ebraico e cristiano sugli anni - tralascio

11 Dalla discordia nasce la questione di Matusalem che sopravvive quattordici anni al diluvio. Matusalem è morto l'anno del diluvio.

12.1 gli anni non si computavano diversamente 1=10

12.2 Il testo ebraico dice che Adamo aveva 130 anni e non 239 quando ha avuto un filgio (ossia 13 anni). Set 105, Cainan 70

13.1 - 13.2 le discordanze derivano da un errore dello scrivano

14.1 Venne il diluvio il seicentesimo anno della vita di Noè il secondo mese il 27 del mese non avrebbe senso se un anno= 10

14.2

15.1 Se vissero così tanto fecero lunga castità? no, o l'infanzia dura di più o la Bibbia non nomina tutti i figli. D'altronde non dice neanche l'età dei membri della città terrena.

15.2 Contano solo quelli che portano a Noè, non tutti.

16 Esogamia obbligatoria, all'inizio stringeva i vincoli familiari, tuttavia Agostino non la vuole.

16.2 I patriarchi rinfocolarono i vincoli familiari sposando donne della propria tribù

16.3 La storia Sacra parla della generazione ma tace sul simbolo della rigenerazione, se c'è stato, nell'antico testamento

17 Caino - Possesso, Enoch - inaugurazione (dedicatio, consacrazione), Set - risurrezione e il figlio Enos uomo, ma non come Adamo che è comune al maschi e alla femmina.

18 Set sperò d'invocare il nome del signore, la città di Dio vive nella speranza. Abele (lutto) - Set (risurrezione) simboleggiano il Cristo, da ciò nasce la città di Dio, l'uomo che sperò d'invocare il signore.

19 C'è un altro Enoch settimo da Caino, sesto (il sabato in cui fu creato l'uomo) da Set. Esso è allegoria del differimento della nostra consacrazione, avvenuta in Cristo ma che deve avvenire per tutta la chiesa.

20.1 Generazione/rigenerazione. Non c'è generazione nell'aldilà

20.2 alcuni sono turbati dal fatto che è breve la discendenza di Caino. Non sapeva quali fossero?

20.3 Resta l'ipotesi della lunga pubertà per la discendenza di Caino. Può essere anche che furono tante città e moti re i cui nomi sono quelli citati nella genesi.

20.4 inoltre il numero dei discendenti di Caino è undici e la serie termina con una donna. 11 è il numero della trasgressione. Set-> Noeè invece sono 10 che fa dodici se si aggiunge il numero dei figli buoni di Noè (4x3).
Perché le discendenze si sono confuse e nel diluvio solo in 8 si sono salvati?

21 Dopo il figlio di Set la Bibbia ripete l'inizio (Adamo maschio e femmina) per segnalare le due discendenza una fino a colui che invocò il nome del signore l'altra da omicida (Caino) ad omicida (Lamech confessa di aver compiuto omicidio).
Dalla tematica delle due città inizia la cronologia.

22 La bellezza delle donne crea la confusione tra le due dinastie. Amare male porta alla caduta i figli della città di Dio.

23.1 Gli angeli non possono unirsi con le donne anche se si narra di alcuni demoni e dei fauni che l'hanno fatto e di angeli in forma corporea, li si può anche toccare. Tuttavia nel dire angeli che desiderano le donne la scrittura si riferisce ai figli della città di Dio (anche Malachia venne chiamato angelo).

23.2 Dagli angeli di Dio e le donne nacquero i Giganti. Prove dell'esistenza dei giganti.

23.3

23.4 COntro gli apocrifi la cui veridicità non può essere attestata anche se vi sono alcune verità. I giganti c'erano anche prima ma ne nacquero di più, così il Signore dimostra come non deve essere tenutsa in gran conto nè la bellezza nè la forza fisica.

24

25 L'ira di DIo non è turbamento ma un giudizio con cui si commina una pena al peccato

26.1 Noè. Arca è allegoria della città di Dio esule nel tempo, cioè della chiesa che si salva grazie al legno della croce. Le dimensioni dell'arca sono allegoria della venuta di Cristo. Il rapporto tra le dimensioni dell'arca è uguale al rapporto tra le dimensioni del corpo supino. La falla nel fianco è simile alla ferita nel costato.

26.2 Sono possibili altre interpretazioni, magari migliori, purché non sia contrario alla regola della fede (libertà d'interpretazione)

27.1

27.2 Alcuni vorrebbero interpretare la vicenda di Noè come allegoria. Dicono che non è possibile una pioggia così alta da superare la vetta del monte Olimpo. Ma se l'acqua è più leggera della terra, e il monte è di terra, perché non può avvenire?

27.3 Altra critica: impossibile la grandezza dell'arca. Ma l'arca ha tre piani e forse un cubito di allora era 6 di quelli odierni. Noè ha avuto cento anni per costruirla.

27.4 Altra obiezione: animali piccoli. E verranno da te dice la bibbia. Noè li lascia entrare.

27.5 Cosa mangiano? Noè provvide a tutto.
Questi eventi sono reali avvenimenti storici.

XVI La città di Dio si profila nella storia da Noè a Davide.


1 Storia di Noè che ama Sem e Iafet e odia Cam che lo ha visto nudo

2.1 Nella stirpe di Sem nascerà Cristo, Sem vuol dire rinomato. Iafet Ampiezza come quella del suo popolo. Cam significa Ardente, come gli eretici bruciante d'intolleranza. Gli eretici servono a gli uomini santi. Canaan (i loro movimenti) significa i movimenti degli eretici. Sem e Iafet simboleggiano Ebrei e Greci, essi coprono il padre nudo ed entrano di spalle. Il capo di vestiario simboleggia il sacramento, le spalle il ricordo del passato perché già la chiesa celebra avvenuta la passione di Cristo.

2.2 Rimanere nudo anticipa la debolezza del Cristo (crocifisso per debolezza). Cam annuncia la nudità del padre all'esterno, come esteriormente sono cristiani gli eretici. Sem e Iafet la coprono dall'interno

2.3 Nota: allegoria e simbolo. Fino adAbramo non si fa più menzione di uomini giusti

3.1 Iafet: sono menzionati 15 tra figli e nipoti. Cam: 31. Sem: 27. Da Cam il gigante Nebrot da cui nacque Babilonia e nella stirpe di Sem Assur (Assiri) che fondò Ninive poi ampliata da Nino.

3.2 Il primo nominato della discendenza di Sem è Eber (anche se è il quinto in ordine). Da lui discendono gli Ebrei, forse dal nome Abramo.

3.3 Probabilmente non sono citati tutti i figli dei figli ma solo quel che fondarono popolazioni

4 Babilonia, la torre (genesi, fondata da Nebrot, il linguaggio.

5 Il signore discese a vedere la città (discendere vuol dire operare nel mondo). Confondiamo la loro lingua (parla ai collaboratori)

6.1 Plurale del facciamo gli uomini è per la trinità

6.2

7 Problema della diffusione degli animali dopo il diluvio. Forse gli uomini li portano con sè, forse opera di Dio

8.1 Tipi mostruosi: elenco poi se sono animali razionali mortali allora discendono da Adamo.

8.2 Ripete

9 No agli antipodi

10.1

10.2 dal diluvio ad Abramo sono 1072 anni secondo la Volgata (i 70)

10.3

11.1 Anche prima della torre vi erano individui perversi

11.2 Falec (divisione) figlio di Eber: sotto di lui la divisione dei dialetti, ma era vivo Eber. Probabilmente gli ebrei conservarono la prima lingua originaria, che passò ad Abramo.

11.3 Eber e Falec sono nella stessa discendenza, non creano popolazioni autonome. Eber e Nebrot sono contemporanei.

12 Abramo: nasce nella città dei Calcdei (Assiri) nella famiglia di Tara unica a venerare il vero Dio. Mantennero, unici, la vera lingua.

13 Tara andò a Carran in Mesopotamia. Nacor, figlio di Tara non andò, probabilmente irreligioso, anche se poi partì anche lui. La famiglia di Tara venne perseguita per motivi religiosi

14

15.1 Il signore apparve ad Abramo e gli disse di partire, prima della morte del padre. Questioni cornologiche

15.2 Questioni cronologiche

16 Prima promessa: 1 emigra e io ti darò il possesso del paese in cui emigrerai (Canaan) 2 in te saranno benedetti tutti i popoli

17 Terra: Sicione Egeitto e Siria.

18 Nuova comunicazione divina a Carran

19 Partì e la carestia lo costrinse in Egitto dove disse che Sara era la sorella e Lot come fratello (era figlio del fratello).

20 Abramo torna, Lot va a Sodoma, rischiano di litigare per questioni di bestiame ma lo evitano andando una destra l'altro a sinistra.

21 3 manifestazione: nuova promessa, granelli di sabbia…Il sempre sembra non vero visto che gli israeliti sono stati cacciati da Gerusalemme, ma restano nella città di Canaan e i cristiani sono a Gerusalemme.

22 Abramo va nel querceto di Mambre ad Ebron. Salva Lot fatto prigioniero e incontra Melchisedec, sacerdote di Dio, in cui viene compiuto il sacrificio di cui si dice "tu sei sacerdote in eterno nella successione a Melchisedec.

23 Visione di Abramo: ricompensa, Abramo vorrebbe darla ad Eliezer suo servo, Dio gli promette un figlio e una discendenza come le stelle del cielo. Ancora non era circonciso (a diminuire l'importanza della circoncisione)

24.1 Sempre nella stessa visione Dio gli dice di procurare una giovenca, una capra e un ariete di tre anni, una tortora e un colombo. Leggi la fine

24.2 Con quale segno saprò? e non come faccio a saperlo?
Vitella è popolazione sotto il giogo della legge, con la capra la popolazione che trasgredisce, con l'ariete la popolazione con un re. Tre anni perché tre periodi (Adamo-Noè, Abramo, Davide).
Colomba tortora gli spirituali che non furono divisi. Il tormento verso la fine è annuncio dello sconvolgimento del giudizio universale. Abramo scaccia gli uccelli dal corpo dei carnali perché resiste nella terra finchè ce ne è bisogno.

24.3 Schiavitù in Egitto, preannunciata ad Abramo, 400 anni (entro i 400)

24.4 I carnali saranno giudicati mediante il fuoco (animali con fuoco da parte a parte). Poi l'estensione, dal piccolo fiume d'Egitto all'Eufrate.

25 Agar - Abramo non commette peccato

26.1 Nasce Ismaele ma Dio gli appare ed è l'Alleanza.

26.2 circoncisione: a tutti anche a schiavi della casa (la grazia è di tutti). Cambiano i nomi Sarra Abramo, nell'Antica Alleanza echeggia la Nuova.

27 Bambini non circoncisi non appartengono alla razza, non hanno colpa ma l'hanno nel peccato originale.

28 Abram - padre nobile, Abramo - capostipite di molti popoli, Sara - mia principessa, Sarra - vigore. Abramo generò anche dopo, alcuni dicono che la capacità di procreare gli rimase, A. che non poteva procreare con Sara (ossia anziano con anziano).

29 I tre angeli annunciano la distruzione di Sodoma

30 Lot - Statua di sale

31 Isacco, sorriso. Viene allontanata la schiava, nel fatto allegoria delle due Alleanze, Agar l'antica, Sarra la Nuova.

32.1 Sacrificio di Isacco. Abramo è da lodare perché credette nella risurrezione immediata del figlio.

32.2 Conferma della promessa.

32.3 Morte di Sarra

33 Rebecca sposa Isacco.

34 Abramo ha come moglie (o concubina) Cettura e anche un altra…Poi muore

35 A Rebecca due gemelli. Dio già in pancia sceglie il minore che dominerà sul popolo del maggiore. Paolo: una grande testimonianza della grazia. Molti interpretano il dominio del giovane come quello dei cristiani sui Giudei.

36 Isacco ha conferma con una visione del signore. Isacco non si sposa ma non per questo è migliore di Abramo.

37 Esaù - Giacobbe e il piatto di lenticchie. Poi benedizione con l'inganno (che non è un inganno) da parte di Isacco a Giacobbe.

38.1 Giacobbe va in Mesopotamia per sposarsi con una delle figlie dello zio materno Labaro.

38.2 Mentre andava in Mesopotamia Giacobbe ebbe una visione in sogno (Dio sulla scala)

38.3 Ebbe 4 mogli anche se ne voleva una. Ebbe dodici figli tra cui Giacobbe che fu venduto come schiavo in Egitto.

39 Giacobbe si chiamava anche Israele (chi vede Dio) ottenuto assieme ad una benedizione datagli da un angelo con cui aveva lottato (allegoria della passione) e vinto.

40 Va in Egitto con 75 persone

41 Da Giacobbe Giuda che venne benedetto in modo da profetizzare il Cristo (passione e resurrezione)

42 Esaù e Giacobbe sono dunque allegorie di due popoli (sembra Giudei e Cristiani) ma razzialmente son Idumei e Giudei.

43.1 Vita di Mosè - a corte - 10 piaghe - Mar Rosso - profezia della Pasqua (50 giorni dopo l'uscita dall'Egitto

43.2 Giosuè di Nun dopo la morte di Mosè, grandi condottieri. Poi vennero i giudici (già nella terra promessa), Giosuè, non Mosè li portò nella terra promessa

43.3 Epoca dei re: primo fu Saul, ucciso durante una sconfitta regnò Davide. Inizio della giovinezza del popolo di Dio (14 generazioni dopo Abramo secondo Matteo). L'infanzia è nell'oblio come la prima parte della storia del popolo di Dio è cancellata dal diluvio.

XVII La città di Dio nel profetismo ebraico

1 Periodo dei profeti: da Samuele in Egitto al ritorno in Israele dopo 70 anni e dopo la riedificazione del tempio. Possono essere considerati profeti Noè, Abramo e Mosè e altri patriarchi.

2 Con Davide figlio di Salomone si compie la prima parte della promessa ad Abramo: dominerai su Canaan

3.1 Le profezie riguardano a volte la Gerusalemme terrena, a volte quella celeste, a volte entrambe.

3.2 In Geremia si preannuncia la nuova alleanza (Gerusalemme celeste). Terzo tipo di profezia: molti credono che ogni cosa scritta o profetizzata sulla città terrena sia simbolo di qualcosa della città celeste. Chi ritiene così vede due sole forme di profezia /celeste, entrambe) A. pensa siano tre.

4.1 Il passaggio a Davide è simbolo di Cristo Gesù, il passaggio al re e sacerdote.
Parole di Anna, madre di Samuele

4.2 Sono parole profetiche Anna significa la grazia di lui.

4.3 - 4.9 Interpretazione delle parole di Anna, da vedere

5.1 - 5.5 Uomo di Dio, un profeta, va da Eli e profetizza vagamente il passaggio vecchia nuova alleanza e Cristo. Da vedere

6.1

6.2 Saul fu disdegnato ma il suo regno è ombra di quello futuro (fu consacrato dall'olio e dal crisma considerato un cristo). Vicenda del vestito nella grotta con Davide.

7.1 Saul disobbedisce e pecca di nuovo.

7.2 Saul rappresenta il popol d'Israele che perde il regno per la Nuova Alleanza, non secondo la razza, ma secondo lo spirito.

7.3 (in Samuele: accenno a Dio che non si pente, non è nel divenire)

7.4 Gli israeliti che comprendono Cristo non saranno puniti (quasi due Israele). Chi segue Mosè ha un velo che vien tolto con Gesù. Antica - Nuova Alleanza: Samuele sconfigge i nemici grazie al tuono e dà ad una pietra posta fra la vecchia e la nuova Massefat (punto di vista) il nome di Abennezer (la pietra di colui che soccorre) e disse fino a questo punto ci ha soccorso il signore.

8.1 Davide vuole costruire una casa di Dio (l tempio) ma il signore appare al profeta Natan e gli dice che non è il tempo nè il luogo e il Signore porterà gli israeliti in una terra sicura.

8.2 La promessa non si adempì in Salomone poiché Dio disse "la sua casa e il suo regno saranno fedeli in eterno a me" (Sam) cosa che non avvenne. Si parla di Gesù.

8.3 Salomone regnò con il padre ancora in vita (unico tra tutti) per far capire che non era a lui che si rivolgeva la profezia.

9 Anche nel Salmo 88 (consigli a Etna l'israelita) si legge la promessa a Davide

10 Nel Salmo si legge: "hai rinviato il tuo cristo" ci si riferisce all'unico vero cristo.

11 Senza Cristo a causa del peccato l'essere dell'uomo sarebbe inutile. Nel Salmo c'è anche accenno alla risurrezione: si parla di Gesù.

12 Perché non hai la tua benignità di un tempo? Probabilmente parlano i cristiani. Trasformazione del tuo Cristo è passaggio da mortalità a immortalità.

13 La vera pace non si ottiene sulla terra ("nell'ombra del futuro"). La promessa di pace non è compiuta in Salomone ma nel regno eterno.

14 Davide era competente nei versi destinati al canto (musica come ordine razionale). Questione su quali salmi sono di Davide (Salmi, dello stesso Davide, allo stesso Davide)

15 sono molti i salmi di Davide che parlano di Cristo, non li si può parafrasare tutti.

16.1 Sal, 44,2-10 è Cristo in quanto unto. Il più bello…

16.2 Nei versi successivi c'è allegoria della chiesa congiunta a uno sposo. La città del Gran re è la Sion (contemplazione) spirituale, contrapposta a Babilonia (confusione); è anche la Gerusalemme spirituale. "Subito nell'ascoltarmi mi ha ubbidito" si riferisce al popolo del città di Dio, composto anche da nazioni pagane. La fde viene dall'ascolto.

17 Salmo 109: sedere alla destra e nemici come sgabello dei suoi piedi sono oggetti di fede, non di esperienza. Sacerdote al modo di Melchisedec e non di Aronne si è avverato.
Salmo 121, mani e piedi trafitte, vesti stracciate: avverati nei vangeli.

18.1 Salmo 3: dormire e svegliare, ossia la resurrezione. Lo stesso nel Salmo 40

18.2 I giudei dicono che Gesù è uno dei loro tanti Cristi e nei salmi precedenti vedono solo sonno e risveglio a loro grida il Salmo 15 e il 77

19 Salmo 68: l'ultima cena, ma i giudei non lo riconoscono.

20.1 Salomone buon inizio ma cattivi frutti. In gioventù ha profetato sono suoi i Proverbi, l'Ecclesiaste e il Cantico. I Proverbi oggi sono dubbi. Molti gli attribuivano, non A., la Sapienza e l'Ecclesiastico.
Nella Sapienza: la passione.

20.2 Proverbi: il banchetto degli ignoranti. La mensa (Ecclesiaste) corpo e sangue, anche nel 39.
Ecclesiaste: le due città (terra re che banchetta)
Cantico: Chiesa-sposa, Cristo-sposo

21 Divisione del regno per colpa di Salomone. 10 tribù furono chiamate Israele (che era anche il nome generale del regno) guidate da Geroboamo servo di Salomone. Due tribù furono chiamate Giuda (giuda e beniamino) e rimasero a Gerusalemme. La 13 era sacerdotale, di Levi. Primo a regate a Gerusalemme fu Roboamo che voleva vendicarsi con Geroboamo, ma Dio fece sapere che quello era il suo volere.

22 Geroboamo d'Israele introdusse l'idolatria, alcuni profeti lo fecero notare (Elia ad es.)

23 Anche nel regno di Giuda ci furono re irreligiosi, ma anche re buoni. Il tempio di Gerusalemme fu distrutto e la popolazione spesso sottomessa (ai tempi di Cristo ai romani)

24 Nel N.T. ci sono alcuni profeti. Un secondo Zaccaria e la moglie Elisabetta, il vecchio Simeone e la vedova Anna e Giovanni (Battista) che riconobbe Gesù quando era sconosciuto. Anche la madonna profetò in gioventù

XVIII Confronto delle due città nell'evoluzione storica

1 Riassunto. Si parlerà della città terrena.

2.1 La collettività è unita da un istinto naturale: tutti si assicurano l'utile e il dilettevole. L'oggetto appetito non basta per tutti e si creano fazioni di cui quella vincitrice opprime l'altra. Il popolo vincitore è stato spinto spesso dalla provvidenza di Dio.
Due imperi più importanti: Assiri e Romani, uno prima l'altro dopo, uno a Oriente uno a Occidente. Finito uno è iniziato l'altro, gli altri imperi sono appendici di questi due.

2.2 Assiri Belo - Nino - Semiramide moglie di Nino (assoggetta l'India). Roma da Sicione (secondo Varrone).

2.3 Abramo nacque sotto gli Assiri, in Caldea, al tempo di Nino. Quando Abramo esce da Babiloni e Dio gli fa la promessa Assiria ha il quarto re (figlio di Nino che uccise la madre Semiramide per un amore incestuoso), Sicione il quinto. Forse Semiramide ricostruì Babilonia.

3 Continua cronología paralela. Storia di Io - Isis.

4 - 5 - 6- 7 - 8

9 Origine del nome Atene: Minerva - Nettuno (nota_ iniziale parità di diritti)

10 Aeropago secondo Varrone

11 Antica Alleanza: prima ciò che è animale

12 Alcuni miti tra cui Deucalione e Pirra pensati tra il periodo di uscita del popolo d'Israele dall'Egitto a Giosuè di Nun

13 Miti nel periodo dei giudici: Trittolemo, Minotauro, Centauri, Cerbero, Frisso e Elle, Gorgone, Bellerofonte, Anfione, Dedalo… Libero (Dioniso) muore in battaglia contro Perseo e da lui nascono i riti osceni delle baccanali

14 In questo periodo i poeti narrano degli dei

15 Continua la cron. comparate: giudice e profetessa Debora - Laurenti (Saturno - Pico - Fauno)

16 Distruzione di Troia - Latini - Diomede e gli uccelli.

17 circe e gli uomini lupo

18.1 Il mio parere? Fuggire di mezzo a Babilonia. In Italia se ne sentono di tutti i colori.

18.2 Sogni e metamorfosi.

18.3 Tentativo di una spiegazione dei racconti di favolose trasformazioni. Accenno ai demoni persuasori (dimensione retorica)

19 Enea

20 Silvii

21 Aventino - Romolo. Crollo impero assiro

22 Nuova Babilonia

23.1 Sibilla Eritrea: Gesù Cristo Figlio di Dio

23.2 Sibilla Eritrea è Sibilla Cumana. Interpretazione. Nota (i libri in cui è contenuto l'acrostico è di epoca cristiana)

24 Romolo - Talete. Numa - Manasse (tra gli ebrei)

25 Continua…

26 ecc

27 Inizio dei profeti con l'inizio di Roma, evento importante. Nota: Promessa di Abramo - Assiri, Profeti - Roma

28 Osea (Os nella voltata)

29 Isaia sul Cristo

30 Isaia sulla chiesa

30.1 Michea

30.2 Giona

30.3 Gioele

31.1 Abdia, Naum, Abacuc

31.2 Naum

31.3 Abacuc

32 Cantico-orazione di Abacuc, interpretazione verso per verso

33.1 Geremia

33.2 Sofonia

34.1 Daniele - Ezechiele

34.2 Ezechiele

35.1 Malachia - Ageo - Zaccaria

35.2 da fare

35.3 da fare

36 Esdra

37 Comparazione crollo. tra profeti e filosofi. Il vero teologo cristiano, Mosè, è precedente a tutti, Pitagora (fine della cattività in Egitto), poi i profeti, Socrate dopo Esdra. Solo Orfeo, Lino e Museo sono precedenti ai profeti ebrei, ma comunque dopo Mosè.

38 Noè va considerato un profeta, ed è ancora più antico. Anche Enoch, settimo da Abramo profetò.
Alcuni profeti sono citati ma non inseriti nel canone biblico, A. confessa di non sapere perché. Se alcuni libri contrastno con altri canonici non vanno accettati.

39 La perizia del leggere e scrivere inizia con Mosè. Nessuna tradizione è così antica neanche quella egiziana, Mercurio Trismegisto venne dopo Mosè.

40 C'è chi dice che l'Egitto abbia formulato la teoria delle stelle 100000 anni fa ma dal primo uomo non sono passati ancora 6000 anni. Chi ha varie fonti non sa quale scegliere. Ma noi abbiamo la Scrittura.

41.1 La filosofia non dà certezze, gli allievi dissentono dai maestri

41.2 La città adoratrice dei demoni, Atene, accetta teorie di ogni genere. Strano che condannò Anassagora (empietà, sole è una pietra). Non c'è nessuna autorità (senato, popolo) che decide quali teorie sono permesse e quali no.

41.3 Al contrario gli israeliti sanno distinguere i veri profeti dagli pseudoprofeti in base a criteri di concordia tra le fonti con la parola di Dio

42 Alessandro -> spartizione del regno -> Tolomei. Il FIladelfo vuole i testi della Sacra Scrittura e li fa tradurre ai 70 in greco (pontefice Eleazaro). Traduzione mirabile.

43 Altre traduzioni: Aquila, Simmaco, Teodozione, Anonimo (la quinta). La Chiesa accetta quella dei 72. I 70 sono stati tradotti in latino ma ci sono alcuni errori, nonostante questo anche la versione latina è accettata dalla chiesa. Anche Girolamo ha tradotto in latino ma direttamente dall'ebraico. Lo Spirito ha agito nei 70. Percò va accettato ciò che c'è nei 70 e non nel testo ebraico e ciò che c'è nel testo ebraico e non nei 70

44 Es.: Giona dice ancora tre giorni e Ninive sarà distrutta, ovvero ancora 40. Come si spiega? Il Cristo è sia nei tre (tempo prima della resurrezione) che nei 40 giorni (tempo dopo la risurrezione con i discepoli).

45.1 Nel periodo senza profeti il popolo ebraico subì molte umiliazioni

45.2 Poi assoggettati da Alessandro che offrì vittime, ma solo per convenienza, nel tempio di Dio. Poi Tolomeo figlio di Lago li porta prigionieri in Egitto, Filadelfo (70) li libera. Poi varie guerre narrate nei Libri dei Maccabei. Poi soggiogati dal re di Alesandria TOlomeo Epifane. Poi da Antioco di Siria, e il tempio fu violato. Giuda Maccabeo respinge i generali di Antioco e purifica il tempio.

45.3 Alcimo, senza alcun diritto e solo per ambizione si fece eleggere pontefice. Furono 50 anni bui poi Aristobulo fu re e pontefice. Poi Alessandro re e pontefice e dopo la moglie Alessandra (mali sempre peggiori). I figli Aristobulo e Ircano litigarono e Ircano chiese aiuto a Roma. Arriva Pompeo che profana il tempio. Anche Cassio depredò il tempio, poi un re straniero, Erode

46 Erode ai tempi di Augusto. Nascita di Cristo dalla vergine. Paolo: il delitto dei Giudei è salvezza per i pagani.

47 Giobbe non era israelita ma straniero. L'elezione non spetta ai giudei, anzi i giudei hanno perso la possibilità non riconoscendo il Cristo. Gli eletti dell'A.T: hanno predetto Gesù, i successivi lo hanno creduto.

48 La nuova casa (il tempio) è la nuova alleanza. Mt. molti sono i chiamati, pochi gli eletti.

49 In questo mondo malevolo…
La missione di Gesù: la Parola, la morte e resurrezione, Ascensione (città di Dio esule in terra va in cielo), Pentecoste.
Apostoli parlarono dopo la sua ascesa al cielo, tutte le lingue in una lingua sola (simbolo dell'unità della chiesa cattolica).

50 Cristo apre la mente dei discepoli dopo la sua morte. Mt. non temete, possono uccidere il corpo ma non l'anima.

51.1 Il diavolo sobillò gli eretici. Teorie errate e immorali. Tuttavia la divina provvidenza assicura prosperità alla città di Dio.

51.2 Persecuzione:

52.1 La bibbia dice 10 persecuzioni e la 11 è l'anticristo. Alcuni dicono che le persecuzioni sono finite (Nerone, Domiziano, Traiano, Antonino, Severo, Massimino, Decio, Valeriano, Aureliano, Diocleziano e Massimiano) altri le identificano con le piaghe d'Egitto.
A.: è vero che le piaghe hanno valore simbolico ma dire che son finite è una ipotesi umana.

52.2 E la persecuzionedel signore? Quella in cui fu lapidato Stefano e altre? Lasciamo in sospeso l'argomento, visto che non sappiamo…

53.1 La persecuzione finale è quella dell'Anticristo, Gesù lo ucciderà ma non possiamo sapere quando avverrà

53.2 Alcuni dicono che Pietro compì atti di stregoneria affinché il Cristo venisse amato per 365 anni e perciò il cristianesimo finirà dopo 365 anni. E allora perché Pietro amò Cristo? La verità è che è opera della grazia.

54.1 Argomenti contro la stregoneria di Pietro

54.2 Città di Dio è peregrina sulla terra ed essa stessa è vero sacrificio di Dio.

XIX Il fine del bene e la pace in Dio

1.1 La felicità nella filosofia ossia il fine del bene e del male. Alcuni nel corpo, altri nell'animo, altri ancora in entrambi. Varoone ne La filosofia conta 288 teorie.

1.2 Varrone parla di quattro obiettivi a cui si tende quasi per istinto naturale (senza istruzione e virtù). Il (1)piacere e la (2)serenità del corpo (chiamate, insieme, (3)piacere da Epicuro) e i (4)bisogni più essenziali, impulsi primi di natura, o nell'animo o nel corpo
Essi vanno desiderati per la virtù, oppure la virtù per essi, oppure gli uni e gli altri per se stessi (4x3=12)
Alcuni dicono che bisogna seguire queste teorie per se stessi, altri anche per gli altri (vita associata). (12x2=24)
Alcuni dicono che queste teorie sono vere, altri che sono probabili (24x2=48)
Alcuni le seguono secondo il modo di pensare dei cinici, altri secondo il modo di pensare di altri filosofi (48x2=96)
Alcuni seguono queste teorie per avere una vita dedita agli studi, altri per una vita attiva, altri per entrambe (96x3=288)

1.3 Varrone sceglie una teoria che a lui sembra la migliore e quella seguita dai primi accademici (Plato). Dopo Plato l'Accademia fu guidata da Polemone e poi da Arcesila che influenzò molto verso le teorie probabilistiche. Varrone passa a diminuire le teorie sopra esposte scegliendo solo quelle che riguardano il fine del bene. Non conta quindi se si segue una teoria per sè o per gli altri, se al modo dei cinici o no.

2 Non conta neanche secondo quale sistema di vita (attiva, contemplativa…). Ritorna alle quattro teorie iniziali e ne elimina tre: il piacere, la serenità l'uno e l'altra (il piacere di Epicuro) poiché ritiene che gli impulsi primi di natura contengono anche questi principi. Resta da vedere se questi impulsi vanno seguiti per la virtù o la virtù per esse o ognuna per sè.

3.1 Per capirlo si chiede cos'è l'uomo? Corpo e anima. Non una sola delle due ma entrambe insieme. Perciò vanno seguiti per se stessi gli impulsi primi di natura e la virtù stessa che l'educazione aggiunge come bene più alto.
La vita regolata in modo tale che venga appagata la virtù e gli altri beni dell'anima e del corpo (necessari alla virtù) è felice. La virtù necessita di educazione.

3.2 I primi accademici preferivano una vita mista contemplativa-attiva.

4.1 La città di Dio risponde che il sommo bene è la vita eterna, il sommo male la morte eterna.

4.2 Questa vita è dolore, come possono gli impulsi realizzarsi in questa vita? (Sap. 9 il corpo corruttibile)

4.3 E la virtù in questa vita non è forse un conflitto interiore continuo? Questo non significa però che bisogna arrendersi ai desideri smodati della carne

4.4 Prudenza e temperanza aiutano a distinguere e a trattenere il male. Ma non lo eliminano. La fortezza è testimonianza irrefutabile dei mali umani che sopportiamo con rassegnazione. Finchè dunque rimangono in noi questa mollezza, questo contagio, questo sfinimento, come oseremo considerarci già sani…
Gli stoici dicono che questi mali non sono mali perché se diventano insopportabili ci si può suicidare.

4.5 Varrone per "risolvere" i dolori strazianti del corpo parla di suicidio. Allora va considerata felicità una breve infelicità?
Paolo sulla speranza. Il male va sopportato, ma in attesa.

5 Essi sostengono che la vita dell'uomo saggio è socievole. Citazioni contro la socialità, Terenzio, Cicerone, Matteo.

6 Limiti della giustizia penale: non scorge la coscienza di un uomo.

7 casa - città - mondo. Il linguaggio diverso ci rende estranei. Meglio stare con un cane che con un estraneo. Da ciò le guerre. Il saggio, dicono, combatte solo le guerre giuste, ma questo non toglie il dolore. Se non si prova dolore non si è felici in quanto si diventa disumani.

8 Si verifica a volte una ignoranza simile alla follia, ci consolano solo la fede vera e la solidarietà di buoni amici. Meglio morti che infedeli.

9 Vi è un quarto grado, gli dei, che per alcuni ci sono amici, ma con loro non si può comunicare.

10 La felicità nel divenire è infelicità paragonata all'altra vita immortale.

11 Gerusalemme significa visione della pace. Potremmo dire che la pace è il fine del bene solo che A. preferisce vita eterna perché pace è usata anche per le cose del divenire.
Pace nella vita eterna o vita eterna nella pace

12.1 Come il godere anche la pace è auspicata da tutti, anche da chi fa la guerra.

12.2 La pace di Caco (non si possono cancellare le ultime tracce della natura)

12.3 La pace dei disonesti non può considerarsi pace nel confronto con quella degli onesti. Es. dell'uomo appeso a testa in giù. Pace come ordine (anche dell'imbalsamazione)

13.1 Pace del corpo= ordinata proporzione delle parti, pace dell'anima irragionevole=
ordinata pacatezza delle inclinazioni, pace dell'anima ragionevole=ordinato accordo di pensare e agire, pace del corpo e dell'anima=vita ordinata e salute, pace dell'uomo nel divenire=obbedienza a Dio ordinata nella fede in dipendenza alla legge eterna, pace della casa=ordinata concordia degli individui che comandano e obbediscono, pace dello stato è lo stesso, pace della città celeste=unione sommamente ordinatari essere felici di Dio e scambievolmente in Dio, la pace dell'universo è la tranquillità dell'ordine.
Ordine è l'assetto che assegna ogni cosa al suo posto. Gli infelici sono nel disordine (impossibile senza l'ordine).
C'è vita senza dolore ma non dolore senza vita.
C'è pace senza guerra ma non guerra senza pace.

13.2 Non c'è male senza un bene, neanche l'essere del diavolo. Il dolore è attestazione del bene sottratto e del bene lasciato. La pace nel tempo è il più grande dei valori di questa vita.

14 Corpo-irragionevolezza, se fossimo irragionevoli tenderemmo solo all'ordine del corpo.
Dio insegna due comandamenti principali. L'amore di DIo e l'amore del prossimo nel quale l'uomo ravvia atre oggetti da amare: Dio, se stesso, il prossimo. Nell'amarsi non erra chi ama Dio. Da ciò l'ordine nella casa. Chi comanda è al servizio di coloro ai quali comanda.

15 L'uomo ragionevole a immagine di Dio comanda le bestie, ma non sull'uomo. Nella Bibbia Noè chiama schiavo il figlio ma dipende dalla colpa, non dalla natura. Daniele in prigione confessa di aver peccato e che da ciò deriva il suo imprigionamento.

16 Il padre di famiglia deve armonizzare la famiglia allo stato.

17 In questa ricerca della pace le due città trovano un accordo per quanto la città di Dio resta esule e in cammino (con la caparra della promessa). Tuttavia alcuni dotti nella città terrena contrastano la città di Dio perché credono nel politeismo (divinizzazione delle parti).
La città di DIo ha beneficio se la città terrena cerca la pace terrena. Ma la città di DIo vive sempre nella speranza e ricerca della pace eterna.

18 L'incertezza dei nuovi accademici è respinta dalla città di Dio

19 Non importa con quale contegno si viva, anche ai filosofi che diventano cristiani non chiede nulla, se non il rispettare le vere dottrine. Il tipo di vita migliore è quello misto (attivo-contemplativo).
Episcopato (Skopos - Essere intento) significa soprintendere.

20 Pace eterna non ha soggezione ai contrari

21.1 Dimostra la tesi del secondo libro: non è mai esistito lo stato romano (secondo la def di stato data da Cicerone). vedi nota.

21.2 Giustizia, ordine delle parti e sottomissione a Dio

22 Apologia di Dio. Il Dio che Varrone credeva fosse Giove e in cui ha creduto Porfirio, seppur avversando i cristiani

23.1 Cita un oracolo di Apollo che dice di preferire i giudei ai cristiani. In un altro oracolo afferma che il Dio degli ebrei è tanto grande che perfino gli dei ne hanno timore.

23.2 - 23.3 Poi parla bene del Cristo (tramite Ecate), ma è un tranello perché lo considera solo uomo

23.4 Poi parla bene di DIo Padre. Porfirio sbaglia però sui cristiani.

23.5

24 Altra def. di popolo: unione di un certo numero di individui ragionevoli associati alla concorde partecipazione degli interessi che persegue. Se questa def. è vera il popolo romano è un popolo e il suo è uno stato

25 L'anima non domina il corpo, e la ragione non domina gli impulsi in modo morale se esse non sono sottomesse a Dio. Le virtù di un anima e di una ragione non sottomessa a Dio non sono virtù ma impulsi, anche se alcuni credono che le virtù per essere tali devono essere per se stesse

26

27 La nostra pace nel tempo è la fede tuttavia essa è più sollievo dall'infelicità che godimento della felicità. La nostra dignità morale è più remissione dei peccati che nella pienezza della virtù.
La giustizia nel modo di adesso è remissione dei peccati quindi umiltà. Dio domina sull'uomo, l'anima spirituale sul corpo, la ragione sugli impulsi o sottomettendoli o contrastandoli.. Nella pace finale la nostra natura sarà liberata dagli impulsi, la ragione non dovrà più dominarli. Ma comunque DIo dominerà sull'uomo e l'anima spirituale sul corpo.

28 Chi non appartiene alla città di Dio avrà l'eterna infelicità, considerata una seconda morte.

XX Aspetti dell'ultimo giudizio

1.1

1.2 Dio ha sempre giudicato, ad es. nel genesi. Ora parliamo però del giudizio finale in cui si manifesterà la piena felicità dei buoni e la grandissima infelicità dei malvagi.

2 Talvolta i buoni hanno grande fortuna in terra, talvolta no. Lo stesso vale per i malvagi. Le vie del Signore sono imperscrutabili. Ma nel giorno del giudizio si manifesterà la giustizia di ogni giudizio divino.

3 Ecllesiaste: insignificanza di tutto ma temi e osserva i comandamenti divini, perché questo è un uomo. L'uomo è custode dei comandamenti.

4 Testimonianza sull'ultimo giudizio. Prima del N.T.(motivo processuale), poi nel A.T. (testimonianze)

5.1 Matteo: ci sarà il giudizio, ci sarà la resurrezione dei morti (uomini di Ninive e regina del Sud).

5.2 Matteo: mescolanza dei buoni e cattivi nel tempo e poi separazione nel giudizio (parabola del grano e della zizzania)

5.3 Matteo: 12 troni per i dodici discepoli nel giorno del giudizio (tre x quattro, le componenti del sette che è un tutto).

5.4

5.5 Mt, 25 separazione nel giudizio di buoni e cattivi. Gv 5,22: chi ascolta e crede la mia parola non sarà giudicato ma passerà dalla morte alla vita.

6.1 poco dopo sulla prima resurrezione (le anime). La prima morte è misericordia, la seconda giudizio

6.2 Gv Gesù giudicherà con il corpo. Alle due morti corrispondono due creazioni una nel tempo secondo la fede una secondo la carne fuori del divenire.

7.1 Apocalisse: questione dei mille anni (mille anni come in un sol giorno) alcuni ritengono che la prima resurrezione sia dei corpi in base al fatto che dopo 6000 anni (i sei giorni) risorgano i santi il settimo. Opinione ammissibile (una volta era anche di A.) purché non sia risurrezione dei corpi. Quelli che credono a ciò però sono dei carnali (millenaristi) perché credono che in questa risurrezione ci saranno godimenti e orge sfrenate.

7.2 i mille anni sono o gli utili mille anni prima del sabato del riposo infinito dei santi oppure è un numero per indicare un tempo perfetto.

7.3 Il diavolo viene gettato nell'abisso: esso già è nell'abisso ma qui si intende che aumenterà il suo dominio sugli increduli. Lo rinchiuse e sigillò, ossia non c'è possibilità per chi è dall'altra parte della porta e il diavolo non ingannerà più la città di Dio.

7.4

8.1 Il diavolo andrà sciolto per un po' ma la chiesa non cadrà in errore anche se sarà assediato l'accampamento dei santi.

8.2

8.3 Il popolo di Dio sarà forte.

9.1 Il regno dei santi nei mille anni è diverso da quello "finale" in quanto ci saranno ancora le "erbacce" (Mt)

9.2 Apocalisse: si parla anche della prima resurrezione (vidi dei troni…) dopo la quale le anime dei santi regneranno per mille anni.

9.3 La bestia sembra essere la città terrena e la sua statua coloro che professano la fede e vivono da pagani

9.4 Coloro che odono la voce di Cristo torneranno in vita, gli altri no.

10 C'è chi ritiene la prima risurrezione dei corpi perché risorge ciò che cade, ossia il corpo. Ci sono molti passi in cui con caduta si parla di anime. La seconda morte non ha potere su chi risorge nella prima risurrezione.

11 Gog e Magog non sono Geti e Massageti ma significano "tetto" e "dal tetto. Ossi casa e fuori di casa. Il diavolo uscirà di casa dove è con il suo popolo, e muoverà il suo popolo alla guerra.

12 E discese un fuoco dal cielo non è il tormento finale ma la fermezza dei santi.

13 L'ultima persecuzione dell'Anticristo durerà tre anni e sei mesi (Apocalisse, Daniele). Questo periodo appartiene o no ai mille anni? Se non appartiene durante la persecuzione non domineranno i santi e Cristo ma questo non è possibile perché più duro è l'attacco maggiore la glori di resistere. Forse saranno più gli anni di regno dei santi e di Cristo che quelli in cui Satana è legato; perciò Satana legato 1000 anni, regno dei santi 1003 e sei mesi. Oppure tre anni rispetto a 1000 sono pochi e non sono stati calcolati.

14 Pseudoprofeta è o l'Anticristo o quella figura ingannevole (?) di cui ho parlato.
Vede il trono di colui che farà scomparire cielo e terra (la conformazione non l'essenza del mondo). Furono aperti i libri dell'esistenza di ciascuno. Il libro è il potere divino di richiamare in mente tutta le opere di ognuno e giudicarle immediatamente.

15 Il mare retto ai statuì i morti che erano in esso. Il mare è la vita dell'uomo (ricorre nella scrittura), si parla quindi degli uomini ancora in vita. Anche la morte (per i buoni) e l'aldilà (per i cattivi) restituirono i loro morti. I santi antichi forse saranno all'inferno seppur in condizione diversa rispetto ai cattivi.
Accenno a predestinazione e prescienza.

16 I buoni saranno trasformati nel corpo, non ci sarà più il mare e un nuovo cielo e una nuova terra. Il mare sarà prosciugato dal fuoco, forse. Forse è sempre la vita degli uomini ossia significherebbe, finisce il divenire

17 La gerusalemme nuova scende dal cielo: si dice dal cielo perché dal cielo scende la grazia. Sofferenza e dolore appartengono ai santi (Salmi)
Sempre nell'Apocalisse: nessuno di noi è senza peccato.

18 Pietro: non parla della resurrezione ma della fine del mondo. I santi saranno in un luogo alto mentre il mndo brucia.

19 Paolo (Ts sull'anticristo)

19.2 Non si capisce bene in quale tempio siederà se sulle rovine del tempio di alomone o nella chiesa. Ma Paolo non considererebbe tempio di Dio quello di un demone perciò alcuni pensano che nel brano non si parli dell'Anticristo ma di tutti i ribelli. E che non va interpretato nel tempio di DIo ,a come tempio di Dio.
Poi c'è un passo che A. non sa cosa significhi (Ts 2,67)

19.3 Hp. su Ts 2,67. Alcuni pensano si parli di Roma, il mistero dell'iniquità è già in atto (Nerone, che alcuni pensano risorgerà e diverrà l'Anticristo, altri che non è morto). E allora sarà rivelato l'empio è sicuramente un riferimento all'Anticristo.
Altri pensano ci si riferisca ai falsi cristiani. Gv dice che molti ora sono anticristi riferendosi alle eresie e quindi il tempo del giudizio è vicino.

19.4 Satana come bontà di Dio nell'ambito della provvidenza.

20.1 Paolo Ts: risurrezione dei morti

20.2 Chi è in vita muore e poi risorge? Forse muore in aria durante l'assunzione al cielo.

20.3 Ma parlando ai Corinti Paolo dice tutti risorgeremo, tutti dormiremo. Quindi i vivi santi moriranno e risorgeranno immediatamente.

21.1 Testimonianze nell'Antico Testamento.
Isaia: Risurrezione dei buoni e dei malvagi. Promessa di pace e di dannazione.

21.2 Isaia Le vostre ossa germoglieranno come erba: risurrezione. Spada e fuoco giudicheranno i carnali.

21.3 Isaia: venuta del Signore.

21.4 Isaia: bontà di Dio, separazione di buoni e cattivi nell'ultimo giudizio. "Uscendo vedranno le membra degli uomini che si sono ribellati contro di me" "saranno i nvista ad ogni uomo".

22 Come usciranno i buoni per vedere i malvagi nei tormenti? Con un atto di pensiero.

23.1 Daniele: vede quattro bestie ( regni, l'ultimo è l'Anticristo) sconfitte da un re (Cristo). L'ultima bestia ha 10 corni ossia dieci re, e l'undicesimo è l'Anticristo che ucciderà tre re e i santi, poi verrà il Vegliardo e lo sconfiggerà. Per alcuni i quattro regni sono Assiri, Persiani, Macedoni, Romani. Il regno dell'Anticristo durerà un tempo, i tempi e metà tempo (tre anni e mezzo).

23.2 Daniele: resurrezione dei corpi

24.1 Salmi: molti accenni ma A. cita un passo sulla fine del mondo e poi se la prende con Porfirio che elogia gli ebrei e accusa di stoltezza i cristiani (anchenei libri sacri degli ebrei c'è la fine del mondo), forse non aveva letto questo salmo.

24.2 Salmo 49: giudizio di Dio. Convocherà il cielo (ossia i beati) nell'alto. "Contraddistinguere il suo popolo" è separare i buoni dai cattivi. Vita dei giusti: "stabilire l'alleanza sui sacrifici"

25 Malachia: ultimo giudizio. Ci saranno pene di purificazione. Di nuovo Gv. Non siamo senza peccato

26.1 Gb, 14,4 anche i bimbi che vivono un giorno non sono senza peccato. Dopo la risurrezione non ci saranno peccati.

26.2 Albero della vita - oblazioni

26.3 Malachia: DIo sarà testimone ( a se stesso visto che sa tutto ma anche riporterà alla mente dei giudicati la loro vita).

27

28

29 Malachia ammonisce i giudei dicendo che Dio invierà Isaia per loro. Su Isaia si può ritenere che non sia morto (rapito da un carro di fuoco) e forse salverà i giudei spingendoli alla conversione prima del giudizio. "Volgerà i cuori del padre al figlio e il cuore dei figli ai loro padri": ossia o il cuore degli ebrei ai cristiani oppure, altra interpretazione, il cuore degli ebrei al fatto che ci sono il padre e il figlio (Cristo)

30.1 Si parla del giudizio quindi sia nell'A.T. che nel N.T. ma nell'A.T. non è indicato con evidenza che si tratti di Gesù. Tuttavia a volte, come in Isaia, si può capire che è lui.
accenno al fatto che la profezia parla ala passato.

30.2 Zaccaria: si capisce che l'Onnipotente ha inviato l'Onnipotente, Dio padre il figlio.

30.3 Sempre in Zaccaria c'è un altro brano interpretabile come pentimento dei giudei per l'assassinio di Cristo.

30.4

30.5 Solo chi è in malafede e non crede nella Scrittura può non credere al giudizio divino tante sono le attestazioni.
Riassunto degli eventi (probabilmente nel giusto ordine in cui avverranno): venuta di Elia di Tesbe, fede dei Giudei, persecuzione dell'Anticristo, giudizio di Cristo, risurrezione dei morti, discriminazione di buoni e cattivi, cataclisma del mondo e sua rinascita.

30.6

XXI La finale pena eterna

1

2 Corpo nei tormenti non si decompone: alcuni esempi: alcuni animali vivono nel fuoco, ci sono dei vermi che vivono nelle caldissime acque termali. Si può ribattere che essi sono vivificati, non torturati nel calore. A.: il fatto che siano vivificati è più sorprendente ancora del fatto che vivono nel fuoco.

3.1 Si obietta che non può esserci dolore senza morte. E i demoni? Come si fa a sapere che non soffrono?
Il criterio empirico non vale (non c'è un corpo che soffre e non muore quindi non ci sarà mai).
Il dolore poi è testimonianza di vita, più che di morte.
Nell'eternità ci sarà una nuova carne. La prima morte espelle l'anima che non vuole dal corpo, la seconda morte conserva nel corpo l'anima che non vuole.

3.2 Tuttavia il dolore è più spesso provato dall'anima che dal corpo. E l'anima è immortale. Anche Plato, confutato, parla di desiderio delle anime di tornare nel corpo, e se hanno desiderio non possono provare dolore?

4.1 Altri esempi: salamandra vive nel fuoco, alcuni monti sono sempre infuocati. Non tutti i corpi imputridiscono nel fuoco. La carne del pavone morto non imputridisce, la paglia conserva le nevi e fa maturare la frutta.

4.2 Il fuoco stesso, bello e pericoloso, è un fenomeno sorprendente.

4.3 La calce

4.4 Diamante si rompe solo col sangue di capro. Il magnete.

5.1

5.2 Non tutto è spiegabile con la ragione (contro i neoplatonici), questi fenomeni come si spiegano?

6.1 Si può ribattere, allora dovresti credere ad ogni cosa è stata scritta? No, il criterio di discernimento è la sacra scrittura, se le cose favolose scritte dai pagani contrastano con la Scrittura noi non crediamo, altrimenti sì.

6.2 Gli uomini sanno creare congegni meravigliosi con cui spesso ingannano e fanno apparire cose umane come divine.

7.1 Perché Dio che ha creato il mondo non può far tormentare il corpo dei morti? Spesso vengono spiegati i fenomeni sopra riportati (il sale di Agrigento) dicendo che questa è la loro natura.

7.2 Anche A. ha dei dubbi su alcuni di questi fenomeni, li ha riportati solo per polemica.

8.1 Si potrebbe dire che non è la natura del corpo umano quella di bruciare. Ma il corpo umano ha una natura con il peccato, e una senza.

8.2 Varrone racconta che l'astro Venere cambiò colore, forma e corso. D'altronde Giosuè fece fermare il sole.

8.3 In realtà molte cose sono meravigliose ma noi ci siamo abituati.

8.4

8.5 Dio créa, può trasformare

9.1 Is. Mc. Pena eterna (ripetizione meglio entrare monchi…)

9.2 Origene ritiene che le pene eterne siano dell'anima, alcuni sia del corpo che dell'anima, A. ammette come possibile la seconda ma ritiene che sia solo il corpo a essere indicato dalla scrittura. Quando accadrà, sapremo quale ipotesi è vera.

10.1 Il fuoco brucerà anche i demoni incorporei. E' un fenomeno per noi incomprensibile, sarà un congiungimento ineffabile e sorprendente.

10.2 Sarà un solo fuoco per gli uni e per gli altri. Così ha detto la Verità

11 Alcuni sostengono che la pena eterna sia una pena smisurata. Ma la durata della pena non ha relazione con la durata del reato, neanche in terra. E' invece la reciprocità del male il principio, ossia chi ha fatto il male, subirà il male.

12 Bisogna ricordarsi come la pena eterna sia correlata al peccato originale, una colpa grandissima.

13 I platonici intendono la pena integralmente come purificazione. Per i cristiani alcune pene sia in terra che in cielo sono volte alla purificazione, altre no. Il giudizio finale sarà molto severo. Ad alcuni la colpa non condonata nel tempo viene condonata fruii dal tempo.

14 In pochi pagano le colpe in questa vita. Tuttavia questa vita è come un castigo. Chi non preferirebbe morire che tornare all'infanzia? La vita inizia col pianto. Eccli. 40,1 Un giogo pesante grava sui figli di Adamo dal giorno della loro uscita dal grembo della loro madre fino al giorno del ritorno alla madre di tutti.

15 Bisogna vivere nella speranza. Meglio il conflitto, carne-spiritoragione, che la sconfitta.

16 La misericordia di Dio è grande anche all'infanzia quando si è totalmente in preda alla carne. Poi la fanciullezza. Quando appare la ragione inizia lo scontro e non bisogna cedere altrimenti ai nostri peccati si aggiunge il reato di trasgressione dell'imperativo divino. Pochissimi individui non peccano, è la reazione che conta.
La orna eterna non sarà per tutti identica, alcuni soffriranno con intensità maggiore.

17 Contro i misericordiosi (Origene). E' stato condannato dallachiesa. I cicli di tempo e l'alternanza delle punizioni va ad inficiare anche la felicità eterna.

18.1 La troppa misericordia in realtà è un modo per convincersi che si sarà salvati.

18.2 I misericordiosi citano la distruzione di Ninive che poi non ci fu a causa del pentimento e Paolo: Dio ha rinchiuso tutti nella mancanza di fede per avere misericordia di tutti

19 Alcuni credono nella salvezza dei soli battezzati

20 Altri dei soli cattolici

21 Altri solo dei cattolici per tutta la vita

22 Solo per chi fa elemosina per i peccati (dovrebbero essere sei i misericordiosi ma ne conto cinque n.d.r.)

23 Ma l'autorità della Scrittura va seguita e Mt e Apocalisse sono chiari sull'eternità della pena. D'altronde se la felicità è eterna come può non esserlo la pena? (nota: gli origenisti lavorano sul concetto di eterno per superare queste chiari citazioni)

24.1 Alcuni dicono che le preghiere dei santi aiuteranno i tormentati. Ma è possibile che i santi preghino per i dannati e il demonio? Perché oggi la chiesa non lo fa?

24.2 Non tutti saranno condannati eternamente

24.3 Interpretazione del passo dei salmi "reprimerà la sua ira nella misericordia", la sua ira è già nella vita temporale e la misericordia sarà il giudicare giustamente i buoni e i cattivi.
Si potrebbe interpretare, A. non sarebbe comunque d'accordo, che la misericordia mitigherà le pene eterne dei dannati.

24.4 I peccatori sono "abbattuti" o come a Sodoma, o come a Ninive.

24.5 La "dolcezza di Dio" riservatela a chi spera in lui, non ai peccatori e al diavolo.

24.6 Interpretazione del brano di Paolo: si riferisce ai giudei.

25.1 contro il solo battesimo: li confuta Paolo Gal, 5 19 le opere della carne, fornicazione, idolatria, inimicizie…

25.2 quelli che pensano che i cattolici sono giò salvi citano Gv 6,50 Questo è il pane che…

25.3 Questi credono che anche gli eretici se sono stati cattolici si salveranno. Questo intanto è assurdo nei confronti di chi non è mai stato cattolico.

25.4 Anche i cattolici fino alla fine non sono salvi automaticamente, li confuta sempre quel passo di Paolo.

26.1 Sembra che Giacomo (forse che la fede, senza le opere, potrà salvare qualcuno?) e Paolo (egli si salverà, però come attraverso il fuoco) siano in contraddizione

26.2 Il punto è avere il Cristo come fondamento (amare la propria moglie in Cristo). Chi ama sensualmente può tuttavia avere il Cristo come fondamento nella vita ma su questo fondamento costruisce una casa di legno e paglia. Quindi il fuoco cancellerà questa sensualità ma egli sarà slavo, perché ha il Cristo come fondamento.

26.3 Tutti saranno saggiati dal fuoco, anche le case di oro e pietre preziose.

26.4 Bisogna amare più Cristo dei propri affetti, moglie, genitori, figli.

27.1 Giustificazione per elemosine. Giacomo: giudizio senza misericordia per colui che non ha usato misericordia. "Rimetti a noi…".

27.2 Quelli che sostengono questa tesi ammettono che le elemosine devono essere adeguate ai peccati.

27.3 Il signore nel giudizio considererà le elemosine elargite dai buoni e quelle non elargite dai malvagi.

27.4 La preghiera di ogni giorno non ha come senso quello di commettere i peccati tanto poi si fa l'elemosina ma di sapere che tutti commettono peccati e c'è sempre un motivo per pregare. Il signore quando la disse parlava agli apostoli. I peccati di cui parlava erano quelli degli apostoli ogni giorno, ossia peccati molto lievi. Questi saranno rimossi con l'elemosina

27.5 L'aiuto dei santi_ è difficile capire quali peccati mortali saranno perdonati con l'aiuto dei santi. Non vanno pregati con proventi illeciti come dice Virgilio. Alcuni dicono che ogni santo salverà trenta, sessanta, cento persone. Ma bisogna preoccuparsi di stare tra i santi, altrimenti nessun santo salverò nessuno.

XXII La resurrezione della carne e la vita eterna

1.1

1.2 Inessnzialità del male - Nessuno è privo del libero arbitrio - Prescienza - Provvidenza che dal male degli angeli ribelli porta al bene - Il numero di cittadini della città di Dio sarà ristabilito e forse superato.

2.1 Bontà e volontà umana sono operate da Dio e sono bontà e volontà di Dio, così anche la legge.

2.2 In questo senso pregano i santi, Dio vuole e non fa

3 Profezie di Isaia e Daniele sulla resurrezione

4 Alcuni letterati non credono alla risurrezione e si basano su Cicerone che dice che Ercole e Romolo non risorsero con i corpi.
E' più mirabile l'unione anima-corpo che la resurrezione dei corpi (all'unione anima corpo non ci si crederebbe)

5 Credere l'incredibile: se la resurrezione di Cristo è credibile chi non ci crede è stolto. Se è incredibile allora è ancora più incredibile che il mondo l'ha creduto. Dio ha predetto l'avvenimento di eventi incredibili e alcuni si sono già verificati: risurrezione con la carne di Cristo, il mondo ci ha creduto, il popolo senza istruzione ci ha creduto.
Hanno creduto anche perché gli apostoli compiivano miracoli (parlare in tutte le lingue). Ma chi non crede che abbia compiuto miracoli rifletta quanto è più incredibile che il mondo abbia creduto senza miracoli agli apostoli.

6.1 Cicerone esalta la divinizzazione di Romolo perché ad essa non ha creduto un popolo rozzo ma un popolo civile come i romani. Ma quali romani hanno creduto? I primi, poi si è tramandata solo per il prestigio della città e per ragioni politiche.
Il cristianesimo non ricorre al mito come i romani perché la resurrezione fu annunciata dai profeti, non è stato un mito ex-post.

6.2 Cicerone dice che la guerra si fa per fedeltà o per salvezza (dello stato). E Sagunto, tanto esaltata, cosa avrebbe dovuto fare? Ha dovuto scegliere tra la fedeltà e la salvezza, e ha scelto la fedeltà.

7 Cristo-Romolo è un paragone impossibile. Se va elogiato il fatto che Romolo è stato creduto Dio in periodi civili, che dire di Cristo che è nato molto dopo?

8.1 Alcuni chiedono perché sono finiti i miracoli. I miracoli forse sono serviti a convertire al cristianesimo, e ora che tutti sono convertiti non servono più.
Di nuovo il dilemma: o un fatto incredibile ha suscitato altri fatti incredibili, o se il fatto è credibile, perché non credete?
Anche al presente avvengono miracoli solo che non si diffonde la notizia come è avvenuto per quelli narrati nella Scrittura. Ora inizia l'elenco di un gran numero di miracoli.

8.2 A Milano un cieco vide in sogno Sant'Ambrogio e riacquisto la vista.

8.3 Cartagine - Miracolo delle emorroidi

8.4 Cartagine - Inocenza, tumore alla mammella

8.5 Cart. - Medico con la gotta

8.6 L'attore di Curubi

8.7 Esperio e il paralitico

8.8 Casa vittoriana (demonio - occhi)

8.9

8. 10 Il vestito di Fiorenzo

8.11 La cieca (il martire Stefano)

8.12 - 8.21 : miracoli di Stefano

8.22 Uzali - Petronia (anello, infermità)

8.23 Unico mirascolo a Ippona - Paolo e Palladia

9 Questi miracoli testimoniano la resurrezione della carne per la quale i martiri morirono. I martiri sconfissero un nemico non con la resistenza ma con la morte. Molti miracoli opera Dio tramite uomini e martiri

10 I pagnai potrebbero dire che anche i loro dei hanno fatto miracoli, finalmente paragonano martire e i loro dei. Noi crediamo in un unico Dio, i martiri sono uomini e hanno i sepolcri, non i tempi.
Ma i loro miracoli sono dei demoni…

11.1 Contro i platonici: Platone conforma il cosmo dicendo che acqua e aria sono in mezzo terra e cielo. E gli elementi più alti sono più leggeri. Un corpo non può quindi andare in cielo.
E gli uccelli che sono corpo? Il piombo che galleggia?

11.2 L'etere, l'essenza dell'anima è il quinto elemento secondo Aristotele.

11.3 Varrone narra il miracolo della vergine vestale che sospettando di essere a rischi di violenza carnale riempì un crivello di acqua del Tevere e lo portò ai giudici senza far cadere nemmeno una goccia. Ma i miracoli dei pagani vengono a favore dei cristiani. Se il miracolo del crivello è fatto da un Dio chi è più potente del nostro? Se è fatto da un demone, perché non da uno dei nostri?

11.4 Perché l'aria è spesso fra acqua e acqua e fra acqua e terra?

11.5 Perché il fuoco è sulla terra? Si può rispondere che il fuoco del cielo è diverso da quello della terra e che quello della terra si può adeguare alla tersa. Perché allora la natura del corpo non si può adeguare al cielo come dice la nostra fede?
La disposizione degli elementi non è una prova contro la resurrezione dei corpi.

12.1 I pagani chiedono se risorgeranno i feti abortiti e di che statura saranno i risorti.

12.2 Chiedono anche se i corpi che si stavano putrefacendo nel momento della morte resteranno putrefatti (Dio risorge con le piaghe). E la carne mangiata dai cannibali a chi andrà.

13 Perché non dovrebbero risorgere i feti? Ogni anima risorgerà con il suo corpo.

14 Il corpo risorge maturo (Non andrà perduto neppure un capello). Il creatore può aggiungere materia

15 "piena età del Cristo" ossia all'età di Cristo 33.

16 Si risorgerà a immagine del figlio di Dio nel pensiero, non nella carne.

17 Anche le donne risorgeranno perché il sesso femminile non è imperfezione ma natura. Profezia della genesi (creazione come passione-resurrezione). Nella risurrezione non ci saranno matrimoni.

18 Il passo di Paolo (Corinti) sull'organicismo spiega che è la quantità di materia complessiva che conta e che anche le donne risorgeranno.

19.1 Come il vaso di creta…Questione delle unghie e dei capelli (il numero resterà uguale non la lunghezza).
Regolarità complessiva. Artista Onnipotente.

19.2 Non si preoccupino magri e grassi. Conta l'interezza della materia.
Gli apostoli si coprirono dalla luminosità del Signore.

19.3 Cicatrici e ferite: alcune sono segni di dignità, come quelle di Cristo e dei martiri, e non difetti.

20.1 Dio può fare tutto questo, anche stando alla definizione di Cicerone: Dio è mente indipendente e libera, esente dalla soggezione alla natura e alla morte, che conosce e muove tutte le cose ed essa è dotata di perenne attività

20.2 Cannibali: chi ha perso la carne se la riprende. Chi l'ha mangiata raggiungerà comunque la pienezza.
E' accettabile la tesi di chi ritiene che il corpo risorga come è morto, purché sia nel pieno del vigore e siano colmate le sproporzioni.

21 Carne-Spririto da rivedere.
Vivere nella speranza.

22.1 Una vita di sofferenze a causa del peccato originale

22.2 Necessità della correzione educativa

22.3 Inoltre ci sono pure gli attacchi dei demoni

22.4 Solo la grazia ci libera da queste sofferenze. Ma non sempre in terra, la grazia viene concessa perché la vera religione deve essere professata in vista dell'altra vita

23 Siamo continuamente scossi da cattivi impulsi, sia dello spirito che del peccato

24.1 Neanche il peccato originale ha bloccato la generazione. Tramite la procreazione passano l'uno e l'altro, il peccato dato dal progenitore e il bene dato dal creatore

24.2 Dopo il peccato l'uomo è stato eguagliato alle bestie, ma con una scintilla d'intelligenza.
E' Dio che fa crescere tutto

24.3 Il pensare (non è proprio dei bambini) ha creato cose meravigliose

24.4 il corpo è mirabile nella utilità e nella estetica, guarda al cielo non a terra come le bestie. Nessuno ha trovato l'armonia delle parti del corpo.

24.5 Anche la natura è bellissima. E questi sono sollievi nella sofferenza, non premi nella beatitudine.

25 I filosofi dissentono nella resurrezione del corpo. Porfirio ha riconosciuto il nostro Dio, chiamandolo Dio Padre.
L'Onnipottente non può fare una cosa, mentire.

26 Porfirio crede nell'anima immortale, non nel corpo. Platone non crede nella resurrezione dei corpi ma in un passo del Timeo dice che Dio, pur essendo impossibile, renderà immortali gli dei. Pur essendo impossibile allora risorgerà la carne. Come scrive Virgilio ispirato da Plato, l'anima vuole tornare al corpo.

27 Se Platone e Porfirio si fossero scambiati le verità da loro scoperte, sarebbero stati cristiani. Immortalità dell'anima che vuole stare col corpo (che quindi risorgerebbe)

28 In Varrone è citata la paliggeneia, una teoria per cui ogni 140 anima e corpo tornano ad unirsi.

29.1 Che fine fanno i santi prima della risurrezione dei corpi? Sono nella pace di Dio ma noi ne abbiamo una intelligenza limitata. Non come la iltelligenza di Dio che sorpassa ogni intelligenza fuorché la propria.
Paolo ora vediamo un simbolo oscuro come attraverso uno specchio…

29.2 I beati vedranno Dio nel corpo e saranno in perenne contemplazione, anche con gli occhi chiusi

29.3 Saranno occhi nuovi.

29.4 Cita testimonianze della veduta corporea di Dio. Ma non sappiamo come ciò avverrà.

29.5 C'è una teoria filosofica che spiega che l'intuizione cogli gli oggetti intellegibili e i sensi quelli corporei e non si possono mischiare queste due conoscenze. Se fosse così Dio non conoscerebbe le cose che ha creato, cosa assurda.

29.6

30.1 Non so come si muoveranno i beati ma sarà una figurazione conveniente

30.2 Ci saranno dei gradi di beatitudine ma senza alcuna invidia.

30.3 Non si potrà peccare ma non si può dire che non ci sarà il libero arbitrio.

30.4 Una sola volontà. Ci sono due modi per conoscere il male (empirico, per conoscenza) non ci sarà quello empirico ma la conoscenza sarà vastissima.

30.5 Le epoche: Adamo - Diluvio, Diluvio - Abramo, Abramo - Davide, Davide - deportazione a Babilonia, fino alla nascita di Cristo. La sesta la stiamo vivendo, la settima (settimo giorno) sarà il riposo in Dio. Riposare - vedere - amare senza fine.
Quale altro sarà il nostro fine che giungere al regno che non avrà fine?

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