giovedì 30 agosto 2012

Affitto di depositi e magazzini


L'opinione comune associa erroneamente l'affitto di magazzini e depositi ad un uso esclusivo delle imprese, ma molto spesso questa idea non corrisponde a verità.
I contratti d'affitto riguardanti i magazzini in alcuni casi possono interessare privati ed imprese in egual misura.
Poniamo il caso che una famiglia debba affrontare un imminente trasloco ma la disponibilità della nuova abitazione sia stata posticipata: in queste circostanze affittare un deposito è sicuramente la scelta migliore, in quanto permette agli interessati di avere un punto di riferimento dove altrimenti  questo verrebbe a mancare.
Concentrando l'attenzione sulle imprese, i magazzini e i depositi concessi in locazione contano un numero davvero elevato: stipulare un contratto d'affitto riguardante questo genere di immobili, infatti, rappresenta un notevole vantaggio dal punto di vista logistico, permettendo all'azienda in questione di mettere in atto azioni di stoccaggio e di gestire la propria attività con maggiore agevolezza ed ordine.
Per quanto riguarda le tipologie di contratto disponibili, prima di tutto risulta necessario individuare lo scopo per il quale il magazzino o il deposito vengono affittati ed il soggetto interessato dal contratto di locazione. Qualora il magazzino in oggetto sia destinato ad un uso puramente commerciale, la legge prevede che la durata minima del contratto debba corrispondere ad anni sei. Nel caso in cui lo stesso venga affittato per scopi privati, invece, la durata del contratto non prevede il vincolo di cui sopra, e l' impegno stipulato può avere una durata non precisata, equivalente anche ad un paio di mesi.

lunedì 20 agosto 2012

Il sonetto 22 di William Shakespeare

Non mi convincerà lo specchio ch'io sia vecchio,
fin quando tu e giovinezza avrete gli stessi anni;
ma quando vedrò il tuo volto solcato dalle rughe,
allora m'aspetto che morte termini i miei giorni.
Infatti, tutto il decoro di tua bellezza
non è che luminosa veste del mio cuore
che vive nel tuo petto, come il tuo nel mio:
e allora come potrei essere di te più vecchio?
Perciò, amore mio, abbia di te gran cura,
come anch'io farò, non per me, ma per tuo bene,
costudendo il tuo cuore teneramente,
come nutrice col suo bimbo, che non gli incolga male.
Non contare sul tuo cuore quando il mio sia spento;
tu me lo donasti non per averlo indietro.